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L’autore, in risposta a chi teme una deriva anticlericale in Valle d’Aosta, enuncia i meriti della Chiesa nella società valdostana, meriti che i valdostani conoscono molto bene. Nella parte finale dell’articolo, Bréan cita l’amico Chanoux, esempio di vero valdostano, che concepisce la «vraie Vallée d’Aoste…profondément chrétienne et foncièrement catholique». L’autore riporta anche una frase tratta […]
L’autore inizia questo articolo con una citazione di Chanoux sulla necessità di avere degli amministratori «fournis de bon sens et profondément honnêtes». In Valle d’Aosta, secondo Bréan, questi uomini ci sono e, nella gestione della cosa pubblica, sono preferibili anche a persone pur dotate di maggiore ingegno, ma che, proprio in virtù della loro superiorità […]
L’articolo riporta l’arresto di Emilio Chanoux, avvenuto il 18 maggio, insieme con altre «persone responsabili di attività ribellistica» come Lino Binel. Si fa riferimento anche alla perquisizione nella casa del notaio che «portava a fruttuosi risultati» (vengono citati dei messaggi, un regolamento dei partigiani valdostani, un elenco di fascisti e dei dati sulla produzione bellica […]
In questa rubrica viene riportato il resoconto dell’anniversario della morte di Chanoux, sottolineando la partecipazione della gente e dei «patrioti» e della manifestazione del 18 maggio. Viene segnalata anche la nascita de “La Voix des Valdôtains”, periodico diretto da Hector Passerin d’Entrèves e indicato come organo del movimento di resistenza valdostano, della Jeune Vallée d’Aoste […]
Bréan ricorda come sotto l’amministrazione fascista le condizioni della Valle d’Aosta andarono progressivamente peggiorando e come solo alcuni uomini, riunitisi sotto la guida di Chanoux nella Jeune Vallée d’Aoste, tennero accesa la speranza. Con la fine del regime fascista ci fu la necessità di ricostruire, ma in una condizione di libertà in cui i cittadini […]
Articolo commemorativo con invito a tutti i valdostani, da parte della famiglia Chanoux, a partecipare alla messa in Cattedrale in memoria del martire. L’autore fa due premesse alla breve biografia, ovvero che verrà scritta in francese («sa langue maternelle, qui est aussi la nôtre») e che, conoscendo Chanoux, questi avrebbe scelto di appartenere al partito […]
In questo numero speciale che pubblica i decreti n. 545, Ordinamento amministrativo della Valle d’Aosta e n. 546, Agevolazioni in ordine economico e tributario a favore della Valle d’Aosta del 7 settembre 1945, troviamo la prima parte delle memorie di Bréan in cui si tratta della morte di Chanoux.
L’introduzione presenta il testo come una «critica dello stato nazifascista» tratta da un opuscolo di Chanoux. Il notaio condanna il nazionalismo giunto a essere considerato alla stregua di una religione in cui l’uomo nella sua individualità viene sacrificato al tutto rappresentato dallo Stato.
Chanoux elogia la proprietà privata, ma facendo una distinzione tra le terre di montagna e quelle di pianura: le prime per produrre ricchezza devono essere lavorate e per questo diventano giustamente una proprietà di chi le lavora; le seconde, invece, sono già ricche e diventano proprietà di chi le conquista con la violenza. La montagna, […]
L’articolo sottolinea come non sia stata fatta luce sulla morte di Chanoux, nonostante le testimonianze di Felice Mautino e di Idelma Pedron e si conclude con una citazione da “La Stampa” del 10 novembre, che esprime tutta l’insoddisfazione dei presenti in aula. A pagina 2 dello stesso numero viene segnalata la citazione di due articoli […]
In occasione dell’anniversario della morte di Chanoux viene pubblicato questo testo comparso in appendice ai Souvernirs di Bréan. Insieme a Chanoux, viene ricordato anche Prosper Duc, «curé de Chesallet». .
L’autore, per illustrare il significato della campagna Fronte della Famiglia, richiama alla memoria un movimento analogo, Sauvons la Famille guidato dall’abbé Trèves, cui aderivano ecclesiastici e laici tra i quali Émile Chanoux.
Vengono pubblicati i ringraziamenti della famiglia Chanoux rivolti a coloro che hanno voluto ricordare la memoria di Émile. In particolare, si fa riferimento ai «chantres de la Cathédrale et du Bourg, ceux qui ont fait célébrer des Messes dans diverses paroisses et le Comité Central de l’Union Valdôtaine». Questo numero del periodico diocesano, successivo alle […]
In un accorato appello ai valdostani affinché questi si riprendano la loro regione, l’autore ricorda i martiri della causa valdostana «trucidati per non aver voluto rinnegare il loro ideale», ma cita solo Chanoux, quasi a voler simboleggiare con il notaio tutti i caduti della Resistenza valdostana.
Comincia la pubblicazione di questo saggio, all’epoca inedito, di Chanoux, che si protrasse nei seguenti numeri: L’agriculture, 17/XIX (1 settembre 1945); L’industrie 1, 19/XIX (1 ottobre 1945); L’industrie 2, 1/XX (1 gennaio 1946); Les beautés naturelles e Conclusion, 2/XX (15 gennaio 1946). Nell’ultimo numero compare, inoltre, una nota della redazione che invita a rileggere tutte […]
Bréan conclude la sua analisi del fenomeno fascista cominciata nel numero precedente con un passaggio di una pagina inedita di Chanoux: «Il me semble de prévoir que, demain, tout le peuple valdôtain, maintenant pressuré et vexé en toutes façons, se lèvera comme un seul homme et réclamera son droit à la vie, pour ne jamais […]
In questo excursus sulla storia degli attacchi all’autonomia valdostana, Bréan conclude la sua trattazione con la Jeune Vallée d’Aoste, «qui, en secret, résiste, alimente la flamme et prepare la revanche».