La prima parte del testo è dedicata al periodo compreso tra il primo dopoguerra e l’arresto di Binel, mentre la seconda parte alla deportazione. Nel primo capitolo l'autore descrive il suo incontro in montagna con Chanoux e il loro comune amore per la vita in...
Lino Binel
(Champdepraz 1904 – Aosta 1981)
Lino Binel nasce a Viéring, una frazione di Champdepraz, ma giovanissimo si trasferisce ad Aosta dove frequenterà il liceo negli stessi anni di Émile Chanoux, Joseph Torrione, Vincent Piccone, i fratelli Charrey e Cino Norat. Studente di ingegneria a Milano, aderisce ad una cellula comunista clandestina e, rientrato in Valle, entra nelle fila della Jeune Vallée d’Aoste. Attivo nella Resistenza a fianco di Chanoux, viene con questi arrestato, il 18 maggio 1944, e deportato in Germania, da dove rientrerà nell’agosto 1945.
Dopo la guerra è tra i fondatori dell’Union Valdôtaine e nelle sue fila viene eletto nel primo Consiglio Valle. Il suo voto fu determinante per l’elezione di Federico Chabod e, conclusa la legislatura, si ritirò dalla politica attiva. Si impegnò nell’ambito culturale regionale e partecipò alla creazione del Comité des Traditions Valdôtaines e dell’Istituto Storico della Resistenza in Valle d’Aosta.
Per saperne di più:
P. Momigliano Levi (a cura di) Lino Binel : un esprit libre. Profilo biografico, Aosta, 1993.
H. Armand, Lino Binel, in Les Cent du millénaire, Musumeci, Quart, 2000.
L. Binel, Cronaca di un valdostano, ISRVA, Aosta, Tipografia Testolin, 2002 (prima edizione 1983).