In quest’opera del giornalista cuneese, Émile Chanoux viene presentato come l’ideologo del movimento autonomista. Un breve paragrafo è dedicato al problema valdostano: si sottolinea l’iniziale attendismo dovuto alla prudenza del notaio – giudicata peraltro normale in...
Giorgio Bocca
(Cuneo 1920 – Milano 2011)
Nato a Cuneo nel 1920, Giorgio Bocca studiò alla facoltà di Giurisprudenza di Torino e si iscrisse al Gruppo Universitario Fascista (Guf) nel cui ambito divenne piuttosto noto a livello provinciale per i suoi risultati nelle competizioni sciistiche, che gli valsero una medaglia d’oro nel 1940 consegnatagli da Benito Mussolini. Allo scoppio della guerra è allievo ufficiale nel corpo degli Alpini e nel giugno del 1940 partecipò alla Battaglia delle Alpi Occidentali insieme allo scrittore Mario Rigoni Stern, all’alpinista e maestro di sci Gigi Panei e alla guida alpina Renato Chabod. Sotto le armi strinse amicizia con Benedetto Dalmastro e con Duccio Galimberti, con i quali fonderà dopo l’armistizio le formazioni partigiane di Giustizia e Libertà.
Dopo l’8 settembre 1943 Giorgio Bocca aderì infatti alla lotta partigiana, operando nella zona della Val Grana come comandante della Decima Divisione Giustizia e Libertà e, successivamente, in Val Maira.
A partire dal primo dopoguerra intraprese la carriera giornalistica prima per il giornale di Giustizia e Libertà e poi per la Gazzetta del Popolo, L’Europeo, la Repubblica e L’Espresso diventando una figura di punta del giornalismo italiano.
Giorgio Bocca si dedicò anche all’attività di scrittore, concentrandosi sulla società italiana e redigendo anche diverse opere storiche incentrate sulla sua esperienza partigiana.
Si è spento dopo una breve malattia nel giorno di Natale del 2011, a 91 anni. (fonte: wikipedia, visitato il 27 maggio 2015).