In questo studio Winfried Adler illustra i rapporti tra la politica fascista in Valle d’Aosta, la politica generale del Ventennio e le relazioni italo-francesi.
Nel capitolo III, La Valle d’Aosta nella fase della costruzione del regime fascista (1925-1928), un paragrafo è dedicato alla Jeune Vallée d’Aoste, descritta come «una giovane autentica unione regionale» da opporre all’«associazione di notabili compromessi» costituita dalla Ligue valdôtaine. Fondata dall’abbé Joseph-Marie Trèves, Joseph Alliod, Samuel Gerbaz, Rodolfo Coquillard e Émile Chanoux, l’associazione regionalista ebbe fino a un’ottantina di membri, tra i quali molti studenti liceali e universitari.
Chanoux, presentato come un federalista convinto, ne era il capo politico. Nel prosieguo dell’articolo Adler ricostruisce le vicende delle banche cattoliche in Italia e in Valle d’Aosta e sottolinea come al crollo della Banque Réan e del Crédit valdôtain i fascisti associarono una campagna di discredito del regionalismo valdostano. L’attacco alla Jeune Vallée d’Aoste dopo la diffusione della canzone La clicca dzeusta viene interpretato come l’occasione per i fascisti di colpire Giovanni Jans, stretto collaboratore di Jean-Joconde Stévenin, ex direttore dell’organo locale del Partito Popolare ed ex direttore del Crédit valdôtain, che viene designato dal prefetto come autore della canzone, scritta, invece, da Vincent Picone, e come capo della Jeune Vallée d’Aoste.